L’economia è sostenuta principalmente dall’esportazione di copra, dalla pesca, dal turismo e dagli aiuti finanziari provenienti dalla Francia.
Le strutture turistiche sono diffuse in tutto l’arcipelago, con una concentrazione maggiore sulle isole più note come Bora Bora e Tahiti.
Un’attività molto sviluppata in Polinesia Francese è la perlicoltura, la coltivazione di perle bianche importate dal Mississipi che l’ostrica ricoprirà con la propria madreperla in circa due anni. La madreperla tipica di Tahiti ha di colori splendidi, con riflessi che vanno dal verde pavone o il malva, all’argento, l’oro e l’azzurro. L’esportazione di tali perle interessa principalmente il Giappone e la Cina.
Il processo di autonomia della Polinesia Francese è lentamente iniziato nel 1984, con la legge-quadro Defferre.
Dopo circa un ventennio prese avvia il sistema di loi du pays, la cosiddetta legge del paese. In particolare le leggi vengono comunicate al Conseil d’État e sono degli atti amministrativi di carattere particolare.
Recentemente la Polinesia ha conseguito la possibilità di stringere accordi internazionali con Stati terzi ed organismi internazionali.
Inoltre il presidente viene definito Presidente della Polinesia Francese
In ogni regione esiste una scelta di alberghi di ottimo livello: business hotels come il Park Royal e lo Sheraton e le lodges (piccoli alberghi di lusso simili alla catena “Relais et Châteaux” in Europa) in posizioni splendide dove la natura è rimasta intatta. Spesso sono abbinati ad attività sportive come golf o pesca. Qui […]
L’aereo risulta sempre il modo più rapido e comodo per raggiungere il Pacifico; si possono raggiungere le isole grazie alle compagnie aeree, Pacific Blue (www.flypacificblue.com) , Air New Zealand,( voli tra Rarotonga e Auckland, New Zealand, Fiji, Tahiti e Los Angeles, USA), Air Rarotonga (www.airraro.com) che opera 7 giorni su 7. Vi è anche Aloha […]