L’economia è basata in larga misura sulla produzione di canna da zucchero oltre che sulla coltivazione di palme da cocco e frutta esotica.
Prodotti come manioca, patate dolci e riso sono destinati al consumo interno. Di scarso rilievo è l’allevamento, mentre è notevole il patrimonio boschivo (circa il 44,6% del territorio) dal quale si ricava legname destinato anch’esso al consumo interno; la pesca, prima realizzata con criteri tradizionali e solo per il fabbisogno locale, è in via di sviluppo. L’attività estrattiva si concentra fondamentalmente sui giacimenti di oro, argento, manganese e rame.
Il prodotto interno lordo delle Figi è di 1.758 milioni di dollari USA, corrispondente a circa 2.190 dollari pro capite (1999).Il valore complessivo delle esportazioni nel 1999 era di 590 milioni di dollari, mentre le importazioni ammontavano a 800 milioni di dollari. Questi dati testimoniano come il paese sia subordinato ai fornitori di prodotti industriali, soprattutto Australia, Nuova Zelanda e Regno Unito. Un settore in espansione è quello turistico: nel 1999 gli arrivi sono stati 410.000. Nel 1997 la bilancia commerciale era di 520 milioni di dollari di entrate e 628 milioni di uscite.Data la posizione geografica dell’arcipelago, l’aeroporto di Nandi riveste un ruolo importantissimo per le comunicazioni internazionali.
Le circa 80 isole abitate di Vanuatu sono disposte a formare l’Anello di Fuoco del Pacifico, con una più o meno costante attività vulcanica, da semplici tremiti a occasionali tsunami. In alcune isole la terra si innalza fino a 2000 m sul livello del mare, in altre, appena pochi metri sul suo livello, si trovano […]