La cultura tradizionale è stata fortemente aggredita dai missionari che, per introdurre la religione cattolica, hanno distrutto i templi e le sculture e proibito i tatuaggi e le danze tipiche, perché considerate troppo erotiche. Nonostante questo alcune tradizioni sono riuscite a sopravvivere e sono ancora oggi praticate.
La vita quotidiana in Polinesia è serena e confidenziale, ad esempio non esistono particolari indicazioni per l’abbigliamento.
La famiglia è di tipo allargato e comprende cugini, ziii, nonni e fratelli, che vengono chiamati fetii, mentre i faamu, figli adottivi, sono presenti nella maggior parte delle famiglie.
In Polinesia è molto diffuso il pakalolo, una tipologia di cannabis locale molto più forte di quella che circola in Europa; per questo motivo è consigliabile essere prudenti quando vengono offerte sigarette fatte a mano.
La leggenda narra di una giovane ragazza che venne catturata e sedotta dal Dio Sole Tangaloa, generando così la stirpe dei tongani. L’evento avvenne all’incirca nel 950 d.C. Gli antichi guerrieri tongani possono essere paragonati ai vichinghi, in quanto causavano morte e distruzione grazie alla convinzione che la guerra fosse una peculiarità dell’uomo. I primi […]
I primi insediamenti sull’Isola di Norfolk risalgono al XIV secolo d.C. ad opera di popolazioni polinesiane. Il primo europeo a giungere sull’isola fu il capitano James Cook nel 1774, che gli diede il nome di Norfolk in onore della Duchessa di Norfolk scomparsa da poco. Nel 1778 l’isola diviene una colonia penale britannica, per poi […]