L’economia è sostenuta principalmente dall’esportazione di copra, dalla pesca, dal turismo e dagli aiuti finanziari provenienti dalla Francia.
Le strutture turistiche sono diffuse in tutto l’arcipelago, con una concentrazione maggiore sulle isole più note come Bora Bora e Tahiti.
Un’attività molto sviluppata in Polinesia Francese è la perlicoltura, la coltivazione di perle bianche importate dal Mississipi che l’ostrica ricoprirà con la propria madreperla in circa due anni. La madreperla tipica di Tahiti ha di colori splendidi, con riflessi che vanno dal verde pavone o il malva, all’argento, l’oro e l’azzurro. L’esportazione di tali perle interessa principalmente il Giappone e la Cina.
Il processo di autonomia della Polinesia Francese è lentamente iniziato nel 1984, con la legge-quadro Defferre.
Dopo circa un ventennio prese avvia il sistema di loi du pays, la cosiddetta legge del paese. In particolare le leggi vengono comunicate al Conseil d’État e sono degli atti amministrativi di carattere particolare.
Recentemente la Polinesia ha conseguito la possibilità di stringere accordi internazionali con Stati terzi ed organismi internazionali.
Inoltre il presidente viene definito Presidente della Polinesia Francese
Durata: 15 giorni / 14 notti
Su richiesta
Non sono molte le attività che si possono effettuare sugli atolli di Tokelau, di seguito riportiamo alcune proposte. • Esplorazione di siti archeologici • Esplorazione di luoghi di culto • Escursioni a piedi vicino ai laghi vulcanici • Attività balneari • Partite a golf o cricket polinesiano • Partecipare ad un kava (solo se invitati […]