L’Australia è abitata da circa 42.000 – 48.000 anni, da quando cioè i progenitori degli attuali aborigeni australiani arrivarono dall’odierno sud-est asiatico attraversando il mare, favorite anche del più basso livello delle acque e servendosi poi delle più antiche tecniche di pesca, caccia e raccolta per sopravvivere.
Questa terra rimase però inesplorata dagli europei fino al XVIII° secolo, quando divenne meta di numerose spedizioni, la prima nel 1770 guidata dal capitano James Cook, che dopo aver seguito la costa orientale per tutta la sua lunghezza, face tappa a Botany Bay. Poi, dopo aver doppiato Capo York, dichiarò il continente possedimento britannico e gli diede il nome di “New South Wales” (Nuovo Galles Meridionale). Nel 1779 Joseph Banks (compagno di avventure del capitano Cook) ebbe l’idea di risolvere il sovraffollamento delle carceri britanniche, trasferendo i detenuti in esubero nel New South Wales, che divenne dunque colonia penale britannica. Negli anni successivi, anche i liberi cittadini cominciarono ad essere attratti dall’Australia e l’enorme flusso degli immigrati unito alla scoperta di numerosi ed abbondanti giacimenti minerari, diedero una grande spinta all’economia, modificandone l’ormai consolidata struttura sociale e coloniale in modo irreversibile. Arrivarono perfino a cacciare gli aborigeni dalle proprie terre, così da poterle coltivare o scavarne miniere per reperire le materie prime per la madrepatria.
Il 1 gennaio 1901, nasce il Commonwealth, o Federazione d’Australia, come dominio all’interno dell’Impero Britannico. Le truppe autoctone combatterono fianco a fianco con quelle britanniche nella guerra boera e nelle due guerre mondiali, ma l’intervento statunitense, a protezione dell’Australia contro l’invasione giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale, segnò il progressivo indebolimento del legame con la Gran Bretagna e l’intensificarsi delle relazioni con gli Stati Uniti. L’Australia era oramai indipendente, anche se gli ultimi legami ufficiali con il Regno Unito non furono recisi fino al 1986.
Nel 1999, la popolazione è stata chiamata a votare su un referendum per effettuare un cambio costituzionale e trasformare l’Australia in una repubblica, con un presidente a sostituire la regina come capo dello stato, ma questo cambio è stato rifiutato. Al 2007 l’Australia è rappresentata da contingenti militari sia in Iraq che in Afghanistan, in linea con il blocco occidentale di riferimento. La sua collocazione geografica pone tuttavia il Paese a stretto contatto con i problemi del Sud-Est asiatico, ed in particolar modo delle isole del Pacifico. Cina e Giappone, che completano l’elenco delle maggiori potenze della regione, non sono coordinate tra loro e neppure gradite ai Paesi più piccoli. L’Australia si è così trovata più volte ad intervenire nel 2006 per le turbolenze politiche di Timor Est e delle Isole Salomone e, precedentemente, di Nauru, Vanuatu, Papua Nuova Guinea. In queste isole vicine si succedono i colpi di stato in contesti inadatti alla democrazia per sottosviluppo e corruzione.
L’Australia ha la forza e la capacità, nonché il credito, per contenere le successive ed annose guerre civili, senza tuttavia riuscire a migliorare la struttura di questi Paesi. Secondo Peter Larmour, studioso delle Isole del Pacifico all’Università di Canberra, per superare la corruzione bisogna passare per le modifiche istituzionali piuttosto che per gli interventi australiani. Scriveva Machiavelli nel Principe: “Non c’è nulla di più difficile da trattare, incerto nel risultato, e pericoloso da gestire che iniziare a cambiare la costituzione di un Paese”. Probabilmente bisogna tenere conto di entrambe le opinioni.
Oggi l’Australia è uno stato federale suddiviso in sei Stati: New South Wales, Queensland, Victoria, South Australia, Western Australia, Tasmania e in tre territori: Northern Territory, Australian Capital Territori e Australian Antartic Territori. Il suo ordinamento politico è fissato dalla Costituzione del 1901, la prima promulgata nel Paese e rimasta da allora pressoché invariata. La Confederazione australiana è posta sotto la Corona del Regno Unito per cui l’attuale Capo di Stato dell’Australia è la regina Elisabetta II d’Inghilterra rappresentata in loco da un Governatore generale e da altri 6 Governatori, uno per ognuno dei 6 Stati che compongono la Confederazione. La struttura statale ricalca il modello inglese con un Parlamento bicamerale sovrano e con una separazione netta dei tre poteri: esecutivo, legislativo e giudiziario. Le facoltà del Governatore generale sono quelle di un normale Capo di Stato: viene nominato dalla Regina, può sciogliere le Camere, nomina i ministri, è capo delle forze armate e nomina i giudici previo consiglio del Primo Ministro.
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