Essendo l’Australia situata nell’emisfero sud, le stagioni sono invertite rispetto all’Europa: la primavera/estate corrisponde ai mesi da novembre a marzo, l’autunno/inverno va da aprile a ottobre. Nelle zone desertiche centrali si riscontra una forte escursione termica, mentre le regioni del nord (Darwin e il Western Australia) godono di un clima tropicale con temperature piuttosto alte ed un tasso di umidità elevato. La stagione delle piogge va da ottobre a marzo.
La zona più mite è quella a sud mentre le zone alpine sono le più fredde. In ogni caso la temperatura resta alta (si va dai 20 ai 45 gradi), ma durante la stagione delle piogge l’umidità è costantemente oltre l’85%. Le due coste rispecchiano questo andamento, più si va a nord più il clima diventa umido. Alcune zone (Cape Tribulation nella East Coast e la zona di Broome) nel corso della stagione delle piogge non offrono molto in quanto costantemente allagate e inagibili. Un discorso a parte va fatto per la Tasmania. In inverno vi fa freddo e nevica, in estate la temperatura è mite. Essa costituisce sicuramente il luogo più fresco d’Australia. Il centro, essendo desertico ha sempre temperature molto elevate, dai 35 ai 48/49 gradi.
Ambiente:
Questa grande isola è caratterizzata dalla presenza di ogni genere di spettacolo naturale e umano, con deserti e paesaggi incontaminati che fanno da contrasto a grandi metropoli, con suggestive montagne rocciose e con canguri che girano indisturbati nel loro habitat naturale. Presenta 4 diverse tipologie di vegetazione: il bush composto da eucalipti alti fino a 40 m; il malee formato da eucalipti non più alti di 5 m; la mulga, composta da piante d’acacie; e infine lo scrub formato da cespugli bassi.
Anche se gran parte del Paese è arido o semiarido, nondimeno comprende diversi tipi di habitat, dalle vette della barriera corallina alla foresta pluviale. A causa dell’ antichissimo isolamento geografico della regione, e del suo particolare clima, la maggior parte delle specie animali e vegetali australiane sono uniche. Il canguro, l’ornitorinco, la foca, il clamidosauro, il koala, l’emù e l’echidna suscitarono la meraviglia dei primi esploratori europei. L’Australia ospita i 10 serpenti più velenosi al mondo, tra cui il taipan, il king brown e la vipera della morte, tuttavia i casi letali da morso sono rari in quanto questi animali preferiscono fuggire davanti all’uomo, piuttosto che attaccare. I cavalli, le pecore e le mucche sono stati invece importati dal continente europeo in tempi recenti. In Australia vivono oltre 106 milioni di ovini, praticamente 5 ogni abitante. I conigli e i dingo, essendo animali non autoctoni, costituiscono invece una seria minaccia per la flora e la fauna locale. In Australia si trovano anche animali che sono definiti “fossili viventi”. Uno di questi è il pitone testa nera, che si nutre dei suoi cugini (anche quelli velenosi), e presenta la particolarità di essere dotato di una specie di zampette, che sono però inutilizzate a causa della loro ridotta dimensione.
Durata: 5 giorni / 4 notti
da € 525
Durata: 21 giorni / 18 notti
Su richiesta
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