Economia e politica
Le principali fonti di reddito per le Isole Marshall sono il turismo, concentrato prevalentemente nella capitale, l’artigianato locale e la pesca.
Quest’ultima, in particolare è sviluppata sia come fonte di sostentamento sia per l’esportazione dei prodotti.
Gli insediamenti militari degli USA contribuiscono al reddito dell’arcipelago, occupando complessivamente oltre 1200 addetti.
Le Isole Marshall sono uno dei 14 paesi indicati come paradisi fiscali a causa della bassa imposizione fiscale e dell’assenza di norme e misure di controllo sulle transazioni finanziarie.
L’ordinamento dello Stato delle Isole Marshall è quello di repubblica presidenziale in libera associazione con gli USA. Il Presidente viene eletto ogni 4 anni, così come il Nitijela, il parlamento locale costituito da 33 membri, e il Consiglio degli Iroij, un collegio consultivo
Trasporti e comunicazioni
I collegamenti tra le diverse isole sono operati mediante voli aerei con frequenza settimanale. Sull’atollo di Majuro è attivo un servizio taxi efficiente ed economico, con possibilità anche di taxi-minivan (15 posti). Si possono anche noleggiare auto e moto, mentre non esistono noleggi di biciclette. Per guidare è sufficiente essere in possesso della patente internazionale ed aver stipulato un’assicurazione locale.
Durata: 7 giorni / 6 notti
da € 950
La religione è principalmente cristiana, con un 54% di fedeli protestanti e un 30% di fedeli cattolici. Il restante 16% della popolazione si suddivide tra i credi mormone, avventista del settimo giorno, buddhista, confuciana o altre religioni minori.
Il pesce è come in ogni isola del Pacifico che si rispetti, l’elemento base della cucina indigena: si può mangiarlo marinato, o con succo di lime o addirittura gustarlo con latte di cocco; senza dimenticare comunque, la possibilità di trovare patate dolci e tuberi vari che in molti casi si presentano cotti nell’umukai, forno tradizionale […]