Generalmente quando due stati non intrattengono buoni rapporti è dovuto a divergenze sul piano politico o religioso che li porta a posizioni contrapposte e poi purtroppo molte delle volte alla guerra.
Quello che sta accadendo tra Australia e Nuova Zelanda invece è davvero curioso, perché il motivo della contesa è il miele, che ha generato un conflitto tra apicoltori di non poco conto.
Ovviamente tutto questo sta avvenendo non per un miele qualunque, ma per il famoso miele dell’albero di Manuka, così chiamato perché viene prodotto dalle api che si nutrono appunto del polline dello stesso.
Un miele fra l’altro reso celebre perché molto apprezzato dai vip di tutto il mondo e per il suo sapore considerato uno dei migliori al mondo.
Inoltre alcuni studi hanno dimostrato che questo tipo di miele possiede delle importanti proprietà antibatteriche che lo rendono un ingrediente molto usato nei trattamenti estetici.
Ma cosa ha scatenato la tensione fra i due paesi?
La colpa a quanto pare sarebbe di Londra, che avrebbe concesso ad una società neozelandese un marchio apposito che certifica il miele da essa prodotto come avente le proprietà tipo di Manuka.
Una misura quindi che permette agli acquirenti inglesi di avere una garanzia certa nell’acquisto del miele di Manuka prodotto in Nuova Zelanda, mentre la stessa garanzia non è stata concessa alle aziende australiane.
La reazione da parte degli australiani è stata immediata, in quanto a loro parere la Tasmania è stato il primo paese al mondo a produrre questa specialità di miele e inoltre hanno specificato che in Australia ci sono più di 80 specie di Manuka, mentre in Nuova Zelanda ne esiste solo una.
Ma Londra non si è fatta convincere da queste proteste ed ha ribadito che il termine Manuka è un vocabolo maori, di conseguenza neozelandese doc.
Inoltre la pianta in questione anche se viene coltivata al di fuori della Nuova Zelanda è conosciuta con molti altri nomi che variano da un posto all’altro, mentre per gli inglesi la vera Manuka è coltivata solo nel territorio neozelandese, senza alcun dubbio di sorta.
Gli australiani comunque non ci stanno e stanno portando avanti delle rimostranze per rivendicare il loro miele, addirittura c’è chi sostiene di avere prove inconfutabili sul fatto che le api europee sono state introdotte per prime in Australia nel 1884 e otto anni dopo in Nuova Zelanda.
Come finirà questa contesa?
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