Libri e riviste
Ecco qui un elenco di libri e riviste sulla Tasmania, al fine di raccogliere immagini e quante più informazioni possibili sulla sua storia, cultura ecc..
RIVISTE
40 Degrees South ; si tratta di una rivista con interessanti foto e storie scritte da tasmaniani.
PO Box 136
Lindisfarne 7015
PH: 62431003
Fax: 62431005
Tasmanian Travelways Online fornisce un esaustivo panorama dei servizi turistici della Tasmania comprensivo di ristoranti, enoteche e itinerari.
Treasure Island è un giornale trimestrale, molto colorato sulle maggiori attrazioni turistiche e sistemazioni.
Leatherwood Online, è una rivista sulle varie scoperte fatte in Tasmania.
GUIDE
LIBRI
LIBRI DI FOTO
Gastronomia
La Tasmania offre splendide opportunità di assaporare vini e birre artigianali e di incontrare i più grandi chef dell’isola, soprattutto in occasione del “Taste of Tasmania”(vedi Hobart’ Summer Festival). Molte sono le enoteche e i ristoranti più sofisticati ed eleganti, dove gustare i piatti tipici locali e non solo: ostriche, aragoste, carne di cervo, ma anche il pane cotto a legna che si produce praticamente in tutta l’Australia… la varietà di prodotti è tanto stupefacente quanto sofisticata.
King Island, per esempio, è rinomata in tutta l’Australia per i suoi prelibati formaggi cremosi; una curiosità imperdibile sul celebre formaggio isolano è che, così come la carne di manzo dell’isola, questo prodotto ha un aroma speciale che nessuno sembra essere in grado di riprodurre. Il segreto, si dice, sarebbe tutto nell’erba da pascolo dell’isola, che cresce esclusivamente qui: sarebbe spuntata dai semi contenuti nell’imbottitura di paglia di materassi trascinati a riva dalle correnti da navi naufragate al largo.
Poi ci sono i prodotti indigeni, quelli del bush australiano: i lemon aspen, i pomodorini e i limoncini selvatici, le prugne dell’Illawarra, i lilly pilly e i muntari berry; ingredienti che consentono agli chef di dare libero sfogo alla loro maestria e immaginazione per creare dei piatti assolutamente “australiani”, dal tocco però multietnico: a detta di Stephanie Alexander, uno degli chef più influenti del paese: “Gli immigrati sono la principale risorsa gastronomica dell’Australia”. Fino al 1945 gli inglesi e gli irlandesi rappresentavano la maggioranza degli abitanti del continente; poi in Australia sono arrivate ondate di italiani, greci, turchi, libanesi, thailandesi, cinesi, malesi, indonesiani, vietnamiti e cambogiani, una vera e propria mescolanza culturale che si riflette in cucina.
Per quanto concerne i vini più tipici, ricordiamo: riesling, chardonnay, sauvignon blanc, cabernet sauvignon e pinot gris, che si possono degustare partecipando al Tour del vino della Tasmania: in tale occasione si può esplorare la Tamar Valley, al nord di Launceston lungo le rive del fiume Tamar e ad est il fiume Pipers; the Derwent, e Huon Valleys, visitando i più grandi vigneti e le più grandi aziende vinicole dell’isola. Anche la birra gioca un ruolo importante nella vita della Tasmania, e dell’Australia in generale:la rinomata Cascade Brewery è la più antica distilleria australiana; meno famosa, ma ugualmente interessante, è la Tasmania Distillery, l’unica distilleria australiana di whisky, che utilizza tuttora un alambicco “charentais” risalente al 1860. Durante tutto l’anno sono possibili visite guidate, con degustazioni di whisky, gin, brandy e vodka.
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L’economia è sostenuta principalmente dall’esportazione di copra, dalla pesca, dal turismo e dagli aiuti finanziari provenienti dalla Francia. Le strutture turistiche sono diffuse in tutto l’arcipelago, con una concentrazione maggiore sulle isole più note come Bora Bora e Tahiti. Un’attività molto sviluppata in Polinesia Francese è la perlicoltura, la coltivazione di perle bianche importate dal […]