Kosrae
Kosrae è lìarea più incontaminata della Micronesia.
L’isola principale, che da il nome all’arcipelago, è di origine vulcanica e al suo interno si trova una foresta tropicale inesplorata.
Sulla costa si intervallano scogliere frastagliate, spiagge sabbiose e paludi di mangrovie.
I pochi turisti che arrivano sull’isola vengono accolti dagli abitanti del luogo molto amichevolmente.
Sulla vicina isola di Lulu è presente un importante sito archeologico che ospita alcune rovine dell’antica città fortificata, risalenti al XIV secolo. Sull’isola ci sono anche numerose grotte e tunnel utilizzati dall’esercito giapponese durante la II Guerra Mondiale.
Nelle acque che circondano l’arcipelago sono presenti coralli, pesci leoni, squali martello, barracuda e ricci, oltre al relitto di un aereo da ricognizione americano, di due navi giapponesi e di una baleniera.
Di particolare interesse naturalistico è la grotta di Hiroshi’s point che ospita squali martello e diverse varietà di coralli.
Pohnpei
L’isola principale di Pohnpei è ricca di vegetazione, con una fitta giungla ed ibischi fioriti.
La costa è formata per lo più da paludi di mangrovie, ma si possono trovare ottime spiagge sulle isolette che si trovano nella laguna tra Pohnpei e la barriera corallina.
Nell’area sono presenti le rovine di Nan Madol, l’antica città di pietra costruita su isole artificiali dalla dinastia Saudeleur, che costituiscono il più importante sito archeologico della Micronesia.
La Sokehs Rock è una parete liscia e verticale, alta circa 180 m, ideale per il climbing.
Chuuk
Lo stato è costituito da 15 isole principali, 92 isole minori e un’ottantina di isolotti situati all’interno della laguna.
L’area è ottima per chi ama le immersioni in quanto è ricca di rovine sommerse, oltre ai resti dell’intera flotta della marina giapponese.
La principale attrattiva del territorio è il paesaggio e le attività subacquee, ma non sono presenti altre tipologie di attività sulla terraferma, dunque la meta è l’ideale per chi vuole immergersi nella natura incontaminata.
Yap
Yap è l’area di tradizionale della Micronesia. Molti abitanti vestano ancora oggi gli abiti tradizionali e alcune donne indossano soltanto gonne di foglie di ibisco intrecciate.
Nota per le giganti monete di pietra, l’area ha un tipico aspetto rurale ed incontaminato; le comunità sono organizzate in piccoli villaggi, collegati da piccole stradine e sentieri di pietra, le cui case vengono costruite con legno, paglia, corde e bambù.
Per gli scambi tradizionale, vengono ancora utilizzate le monete di pietra, mentre per le transazioni comuni si utilizza il dollaro americano.
La popolazione locale non ama i turisti invadenti, spesso attrezzati con macchine fotografiche e videocamere, ma sono molto disponibili nei confronti dei tursti che rispettano i costumi e la cultura del luogo.