Le Samoa, sono uno stato insulare dell’Oceania, composto da un gruppo di isole dell’oceano Pacifico meridionale, all’interno dell’arcipelago delle Samoa.
I primi abitanti delle isole Samoa giunsero dal Sud-est asiatico più di 2 000 anni fa.
Da qui essi si diressero poi ad est, verso la Polinesia, ma i primi sporadici contatti con gli europei si ebbero soltanto nel primo Settecento, per poi intensificarsi con l’arrivo di missionari e mercanti britannici negli anni trenta dell’Ottocento.
Verso la fine del secolo, l’arcipelago venne diviso fra gli Stati Uniti (a cui nel 1904 andarono le isole orientali, oggi note come Samoa americane) e l’Impero Tedesco (a cui spettarono le isole occidentali, note allora come Samoa tedesche).
In seguito, con lo scoppio della Prima guerra mondiale nel 1914, le Samoa occidentali passarono alla Nuova Zelanda, dalla quale si dichiararono indipendenti nel 1962 (divenendo così il primo stato insulare dell’oceano Pacifico a raggiungere l’indipendenza).
Nel luglio 1997, con un emendamento costituzionale, il nome dello stato passò da “Samoa occidentali” a quello attuale di “Samoa”, una scelta che provocò delle proteste da parte delle vicine Samoa americane, i cui abitanti temettero che in tal modo la loro identità di samoani venisse in qualche modo sminuita, tanto che ancora oggi i samoani orientali, continuano a definire i loro vicini come samoani occidentali.
Samoa è composta da due isole principali, Savai’i e Upolu, divise dallo Stretto di Apolima e da un certo numero di isolotti minori.
Il complesso delle isole Samoa è interamente di origine vulcanica e presenta un territorio abbastanza aspro.
Le Samoa Occidentali di conseguenza non hanno né fiumi né laghi per via della superficie ridotta e della quasi totale mancanza di rilievi.
Soltanto durante la stagione dei monsoni si formano torrenti per via della pioggia caduta, ma essi si prosciugano velocemente in estate a causa delle temperature elevate (40-48 °C).
Gran parte della fauna e della flora di Samoa è costituita da specie endemiche, ma anche qui, lo sfruttamento indiscriminato delle risorse ittiche, talvolta anche con impiego di sostanze chimiche illegali, ha purtroppo fortemente impoverito l’ambiente marino.
In aggiunta lo scarico in mare di acque inquinate e l’afflusso di sedimenti dovuto all’erosione delle coste sta mettendo in grave pericolo la barriera corallina.
Per tutti questi motivi, nel 1996, il governo di Samoa ha dichiarato area naturale protetta il 3,5% della superficie del paese, inoltre ha ratificato diversi accordi internazionali volti a tutelare l’ambiente.
Il paese è retto da una monarchia costituzionale e la capitale Apia, è il maggiore centro commerciale e portuale del paese ed è sede anche di tre università.
Le isole ovviamente ospitano numerosi alberghi e villaggi turistici per accogliere i tantissimi turisti che vogliono passare le vacanze sull’isola.
La società samoana possiamo dire che è sostanzialmente rimasta legata alle sue forme tradizionali, ne sono esempio le danze tipiche che vengono molto spesso eseguite per compiacere i visitatori.
Per concludere gli sport tipici del paese sono il rugby e il wrestling.
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