L’economia dell’isola è poco sviluppata a casa delle risorse che sono limitate e poco sfruttate.
Nel settore primario, l’agricoltura è costituita da piantagioni a conduzione familiare di prodotti locali come il taro rosa, la banana, la Kumara, lo yam e la tapioca, mentre la pesca è moderata dalle numerose norme a protezione delle acque e dei reef.
L’industria è praticamente assente se si esclude la lavorazione miele, cocco, petrolio e maracuja. I prodotti esportati sono esclusivamente il miele ed il taro.
Per far fronte alle consistenti spese di gestione, il governo riceve aiuti stranieri, in particolare dalla Nuova Zelanda.
Niue è uno stato indipendente in libera associazione con la Nuova Zelanda. Secondo la Costituzione del 1974 il potere esecutivo è nelle mani della Regina e del Governato Generale della Nuova Zelanda, anche se è effettivamente esercitato dal Primo Ministro di Niue e altri 3 ministri, membre dell’Assemblea legislativa di Niue.
La gastronomia prevede l’utilizzo di carne, pesce, frutta esotica e radici vegetali. I piatti tipici sono caratterizzate dalla cottura umu, nella quale viene utilizzato un forno interrato ampiamente usato in Polinesia. Tra le bevande locali vanno segnalate il rinfrescante latte di cocco, il Royal Coffee, la birra e la kava, popolare bevanda rilassante.
Negli ultimi trent’anni l’economia neozelandese, in passato prevalentemente agricola, si è orientata progressivamente verso l’industria e il settore terziario. Dalla metà degli anni Ottanta il governo ha gradualmente abbandonato il protezionismo economico iniziale, in favore di una politica di apertura e deregolamentazione allo scopo di incentivare la crescita economica, anche se ciò ha provocato un […]