Data la presenza di vaste aree montuose dove, sorprende il fatto che l’escursionismo (bushwalking) non abbia ancora preso piede come è accaduto per il trekking nella regione himalayana. L’itinerario più famoso è il Kokoda Trail, ma ci sono centinaia di altre possibilità perché la Papua Nuova Guinea è attraversata in lungo e in largo da sentieri. I percorsi più interessanti sono quelli dal lago Kopiago a Oksapmin, dal monte Wilhelm a Madang e da Wedau ad Alotau.
Ogni anno circa duecento persone scendono lungo il fiume Sepik in canoa, ma per affrontare un’impresa del genere bisogna essere bene attrezzati e avere buona prestanza fisica. Alcune agenzie di viaggio straniere offrono il rafting lungo i turbolenti fiumi che scendono dalle montagne, ma non ci sono ancora operatori locali che gestiscano questa attività in modo professionale.
Per quanto concerne le immersioni subacquee, i fondali della Papua Nuova Guinea hanno fama di essere belli quanto quelli dei Caraibi e della Grande Barriera Corallina australiana. I luoghi più noti sono Kavieng, Kimbe, Lae, Lorengau, Milne Bay, Port Moresby e la splendida isola di Wuvulu. Si può fare surf a Kavieng tra novembre e febbraio e nella zona di Wewak da settembre a gennaio. A disposizione per le attività appena citate, si possono contattare tour operator come:
Premesso che Papua Nuova Guinea non possiede vere e proprie infrastrutture turistiche, le tipiche attrazioni per eventuali visitatori sono:
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Nelle Kiribati, secondo l’UNESCO, è presente un Patrimonio dell’Umanità • Area protetta delle Phoenix Island (PIPA) L’area è la più grande riserva naturale al mondo ed ospita numerose specie marine e terrestri: 800 specie dki fauna marina, tra cui 200 specie di coralli, 500 pesci, 18 mammiferi marini e44 specie di volatili. All’interno degli oltre […]