Funafuti
La capitale delle isole Tuvalu è una città tranquilla con un piccolo distretto industriale che produce solo tessuti e sapone.
La città offre un paesaggio spettacolare e scorci indimenticabili ed è un buon punto di partenza per le escursioni, con soli 10 minuti di cammino si giunge al principale villaggio per assaporare tutta la cultura locale.
Area marina protetta di Funafuti
L’area protetta di 32 km² ospita le tartarughe, una moltitudine di pesci tropicali e diverse specie di uccelli marini.
L’accesso è possibile solo mediante imbarcazione, per questo è necessario noleggiarne una per giungere all’area protetta.
Atollo di Nanumea
Nanumea è l’isola più popolata tra quelle esterne. Nel corso della II Guerra Mondiale, l’atollo venne utilizzato dall’esercito americano e le tracce sono ancora oggi ben visibili, infatti nei pressi del porto ci sono relitti di vari mezzi da sbarco e un cacciabombardiere.
La cima del campanile offre una vista scenografica, da qui è possibile vedere l’atollo dall’alto nella sua interezza perdersi nelle acque oceaniche. Per poter salire è necessario ottenere il permesso del pastore.
Atollo di Nukulaelae
Costituito da circa 25 isolotti e abitato da 360 persone, l’atollo è l’unica area delle Tuvalu sulla quale risiede un sito archeologico con le testimonianze di un culto pre-cristiano.
Sicurezza L’intero territorio è considerato zona sicura. Vanno in ogni caso osservate le comuni norme di prudenza applicabili in viaggio. Ricordiamo che l’omosessualità sull’isola è considerata un reato punibile con la detenzione. Consigliamo in ogni caso di registrare la propria presenza sul sito www.dovesiamonelmondo.it. Situazione sanitaria È opportuno stipulare una copertura assicurativa sanitaria internazionale che […]
I primi abitanti di questa zona furono gli aborigeni della tribù dei mouheneer che conduceva vita seminomade. Gli aborigeni tasmaniani, tribù che provenivano dall’Asia attraverso l’Australia, si estinsero talmente in fretta che quasi nulla rimane della loro storia, cultura e lingua. Durante la Black War gli aborigeni, che combattevano per conservare le proprie terre, uccidevano […]